La bellezza delle città barocche della Sicilia Orientale
Per le nostre vacanze autunnali abbiamo deciso di trascorrere una settimana visitando le varie città barocche della Sicilia Orientale. Un tour fatto di cultura, arte e buon cibo.
Giorno 1° - Marzamemi e Noto
Partiamo da Canazei in piena notte, abbiamo infatti prenotato l’aereo in partenza alle ore 07.00 da Venezia Marco Polo con Volotea (€ 70 a persona a/r prenotando un mese in anticipo). Atterriamo a Catania e ci dirigiamo subito al bancone di Goldcar per ritirare la macchina prenotata al costo totale di 250,00 € (compresa l’assicurazione).
Il nostro programma prevedeva di andare subito a Noto, ma visto il meteo poco favorevole per la giornata di domani, decidiamo di visitare Marzamemi oggi. Alle 10.30 arriviamo a destinazione: è il 27 ottobre e ci sono 27 °C. Camminiamo in lungo e in largo nelle vie, ci perdiamo negli scorci più belli a guardare l’atmosfera che questa città di mare ci può offrire. La tonnara fa da padrone al centro storico del paesino e il negozio al dettaglio di pescato e prodotti tipici Adelfio ti fa immergere subito nella Sicilia, quella più caratteristica.
Avendo letto alcuni consigli, andiamo a mangiare a Liccamuciula (http://www.liccamuciula.it/it/), ristorante che si affaccia direttamente sulla famosa piazza Regina Margherita. Abbiamo preso un panino gourmet con mortadella-ricotta-crema al pistacchio che difficilmente dimenticherò, e un piatto con un misto di tipologie di tonno. Veramente tutto ottimo e con un panorama senza eguali, dal tavolo non avremmo più voluto alzarci.
Alle 13.30 partiamo per andare verso Noto dove abbiamo prenotato il B&B Vittoria. Parcheggiamo la macchina di fronte alla struttura e andiamo subito a passeggiare nel centro della città percorrendo Corso Emanuele III con tutte le chiese che costeggiano la via. La Cattedrale di San Nicolò esternamente è una cosa straordinaria, affascinante, t’incanta, ti lascia senza parole. L’interno invece mi delude un pochino. Affianco a questa c’è la Basilica del Santissimo Salvatore: andate a visitarla! Unica, con colori rosa, porpora e azzurro.. sia esternamente che internamente regala grandi emozioni, purtroppo viene raramente citata dalle guide turistiche.
Prima di tornare al B&B, passiamo al Caffè Sicilia dove ci facciamo preparare due bei cannoli alla ricotta da potare via e da gustarci in camera a merenda.
Alle 15.30 troviamo la proprietaria della struttura ad aspettarci per la consegna delle chiavi. Rimaniamo un po’ delusi quando vediamo che il bagno non è direttamente in camera ma in una stanza a parte con un’altra chiave. Non molto comodo in quanto all’interno della struttura ci sono altri ospiti che ci possono vedere in pigiama o in accappatoio quando ci spostiamo dalla camera al bagno.
Riposiamo fino alle ore 18 ed usciamo per vedere Noto con le luci del tramonto. Molto romantica. Ci fermiamo da Cassaro a fare un breve aperitivo, ma sicuramente ci torneremo una delle prossime sere per cenare. I piatti hanno un profumo e un aspetto gradevolissimo. A cena, consigliati dalla Sig.ra Beatrice del nostro B&B, andiamo alla trattoria Fontana D’Ercole, dove prenotiamo per le 19.30 ma arrivati siamo gli unici commensali in sala. Ok, forse avremmo dovuto adattarci maggiormente alle abitudini del sud. Lo faremo domani. Il proprietario simpaticissimo ci accoglie, prendiamo un antipasto misto in due e poi alcune specialità siciliane. Veramente ottimo. Unica pecca? L’odore di fritto all’interno del locale.
Giorno 2° - Scicli
Il meteo per oggi non prometteva niente di buono ma ci svegliamo alle 9 e il cielo non sembra presagire una brutta giornata. Andiamo a fare colazione dove troviamo Beatrice che ci sta aspettando. Ci ha preparato una focaccia con patate e cipolle, una specialità con pomodoro e mozzarella e due cornetti alla ricotta.
Alle 10 partiamo in direzione Scicli, e arriviamo a destinazione dopo un’oretta circa. Il navigatore ci ha fatto scoprire ogni angolo della campagna del territorio, non siamo ancora riusciti a capire se c’era una strada alternativa oppure no. Sicuramente abbiamo visto alcuni scenari molto interessanti.
Parcheggiamo appena fuori la zona a traffico limitato e a piedi ci addentriamo nel centro. Percorriamo la via nazionale e arriviamo alla chiesa Madonna Del Carmine dove all’esterno c’è la statua di Busacca. Da qui parte un trenino turistico che al costo di 5€ accompagna gli ospiti in un breve tour nelle vie del centro storico e grazie ad una voce guida illustra la storia dei vari palazzi. È stato molto interessante e utile, soprattutto per avere una visione generale del centro e del suo labirinto di vie. Proseguiamo a piedi per vedere la Chiesa di Santa Teresa e la Chiesa di San Michele Arcangelo. Entriamo nell’Antica Farmacia Cartia (1,5€ a persona), la storica farmacia di Scicli e dove il commissario Montalbano ha girato alcune scene. Personalmente non mi entusiasma. Andiamo verso l’importante Palazzo Beneventano e proseguiamo sulla rampa di scale verso la Chiesa di San Matteo che si trova a 10 minuti dal centro in cima ad un colle. La chiesa è abbandonata ma il panorama che si può godere dall’alto è molto bello (tappa consigliata!). Scendiamo e ci abbandoniamo nelle varie viuzze per trovare nuovi scorci. Ci fermiamo in centro in un baretto-bistro dove pranziamo con un panino.
Torniamo verso Noto ma decidiamo di fare una piccola deviazione verso Avola. Sono le ore 15 di domenica pomeriggio e la cittadina sembra completamente deserta. Impostiamo nuovamente il navigatore verso Noto. Arrivati in camera riposiamo un pochino e alle 17 andiamo a fare una passeggiata in corso Vittorio Emanuele. Decidiamo di andare a messa nella cattedrale di San Nicolò e in seguito ci spostiamo per la cena. Abbiamo prenotato alla pizzeria Casa Matta, vi consiglio di prenotare molto in anticipo. La pizza è davvero speciale, con un’attenzione particolare agli ingredienti locali. Sicuramente qualcosa da provare!
Giorno 3° - Ragusa e Modica
La mattina ci svegliamo presto e andiamo subito a fare colazione dove con Beatrice chiacchieriamo un pochino della vita siciliana.
Arriviamo a Ragusa verso le 10.30, come sempre, attraversando le stradine di campagna ormai molto affezionate al nostro navigatore. Parcheggiamo la macchina vicino al centro storico di Ragusa Ibla e ci avventuriamo nelle vie per raggiungere il duomo.
All’inizio della salita, precisamente in Piazza Pola, c’è la Chiesa di San Giuseppe. A mio parere una delle chiese più belle viste fino ad ora. Piccola rispetto alle altre ma molto intima, dove ancora oggi sono presenti le suore di clausura. Proseguiamo lungo la via e troviamo di fronte a noi la scalinata che porta al Duomo di San Giorgio. Attenzione, l’entrata della chiesa è sulla via laterale. Proseguiamo perdendoci un pochino a scoprire vari angoli nascosti.
Alle 12.30 partiamo per raggiungere Modica. Parcheggiamo lungo la strada che porta a Corso Umberto I, paghiamo il ticket solo per poco tempo in quanto dalle 13.30 alle 16.00 la sosta è gratuita.
Saliamo lungo il Corso e sulla destra troviamo una splendida scalinata che porta alla Chiesa di San Pietro. Molto panoramica l’entrata e anche la vista sul lato opposto della via. All’interno c’è un custode che ci spiega con molta attenzione e preparazione i vari dettagli della chiesa. È stato veramente molto interessante.
Proseguiamo lungo la via e ci fermiamo a pranzo in un ristorante consigliato sulla nostra guida turistica: Osteria dei Sapori Perduti. Dall’esterno rimaniamo dubbiosi ma l’interno è decisamente accogliente e molto bello. Mangiamo piatti semplici ma tipici, concedendoci anche un cannolo siciliano come dessert.
Per smaltire il tutto, affrontiamo la famosa scalinata per raggiungere il Duomo di San Giorgio. Anche qui all’interno c’è il custode che ci spiega qualche dettaglio in più sulla chiesa. La presenza di queste persone è senza nessun dubbio molto apprezzata.
Scendiamo e andiamo ad acquistare un po’ di cioccolato all’Antica Dolceria Bonajuto, la più famosa e importante di tutta Modica. La coda all’interno è notevole ma il laboratorio a vista ti distrae facendoti apprezzare il tempo all’interno del negozio.
Torniamo verso Noto attorno alle ore 17, purtroppo inizia a piovere. A cena non abbiamo molta fame così torniamo da Cassaro (dove avevamo fatto aperitivo il primo giorno). Ci sono stuzzichini e piccole tapas siciliane. Molto buone ma soprattutto il locale è una cosa fantastica. Le volte tutte a vista, un design semplice e moderno che si abbina perfettamente alla storicità della città e del palazzo. Complimenti ai ragazzi che hanno preso in mano tutto questo e deciso di trasformarlo nel locale di oggi.
Giorno 4° - Siracusa e Catania
Il meteo oggi prevede bel tempo, ci svegliamo presto e partiamo. Alle ore 9.30 siamo già a Siracusa (45 minuti in macchina da Noto). Troviamo solamente un po’ di traffico all’entrata della città e andiamo subito verso Ortigia per lasciare la macchina nel parcheggio a pagamento Talete.
Ci incamminano verso il mercato della città: i profumi, i colori, le persone, le urla e la tradizione sono un connubio perfetto. Decidiamo di andare a visitare la Basilica di Santa Lucia al Sepolcro che si trova ad Ortigia a 20 minuti a piedi dal centro dell’isola. Appena arrivati, rimaniamo un pochino delusi dall’esterno della chiesa e entrati l’impressione non è delle migliori. Finché vediamo scendere la scalinata il custode che inizia a raccontarci e a trasmetterci mille nozioni sulla storia di Siracusa e sulla religione della Santa Patrona della città. Addirittura, gli scende qualche lacrima quando ci racconta che nel 2004 il corpo della martire è stato riportato in città. Il custode Concetto ci accompagna nel duomo affianco per farci vedere alcune peculiarità che lo caratterizzano. Passiamo con lui più di un’ora e mezza senza rendercene conto.
Torniamo ad Ortigia belli affamati, ma ci fermiamo in Piazza Duomo. Il cielo azzurro terso le fa da cornice: non ho mai visto una piazza così bella nel suo completo stile barocco, nulla era fuori posto.
Entriamo nel Duomo (al costo di 2,00 €) dove facciamo attenzione ad alcune particolarità raccomandateci dal custode Concetto. Andiamo inoltre nella chiesa a fianco (Chiesa di Santa Lucia in Badia) dove c’è la tela originale del Caravaggio con la raffigurazione del martirio della Santa. Scendiamo lungo la via e ci fermiamo al bistro Mokrito proprio vicino al mare. Ottimo per un pranzo veloce e con un bel panorama. Proprio da questo punto parte una bellissima passeggiata vista mare su di una passerella. Questa ci porta direttamente al Castello Maniace che non visitiamo dall’interno ma solamente la parte con i giardini esterni.
Sono arrivate le ore 16.00, andiamo al parcheggio e ci avviamo verso Catania. Per fortuna non troviamo molto traffico e in un’oretta siamo all’hotel BMode: molto vicino al centro, ma lascia un po’ a desiderare la gestione e la struttura in generale, sicuramente non vale i 250€ spesi (+ 30€ di parcheggio) per tre notti.
Riposiamo un pochino e più tardi usciamo a fare una passeggiata. Andiamo a vedere la Statua dell’Elefante e camminiamo lungo la via Vittorio Emanuele II. Facciamo una deviazione per andare al ristorante La Pentolaccia, consigliatoci dalla receptionist del nostro albergo. Il cibo è molto buono ma l’atmosfera è divina. Una piccola corte con altri bar e pub, decorati in modo grazioso, rendono questo scorcio di Catania a mio avviso unico.
Giorno 5° - Catania
Il tempo oggi non è dei migliori e per questo ci alziamo con calma. La colazione in hotel non è soddisfacente, usciamo e sulla via per raggiungere Piazza Duomo ci fermiamo a prendere un cornetto con crema al pistacchio! Mamma mia che goduria, una cosa sublime.
Arrivati alla Statua dell’Elefante, proprio vicino alla fontana, inizia il mercato del pesce di Catania. Spettacolare. Urla, odori, profumi, gente locale, turisti, pesce, verdure, frutta e spezie.
Torniamo in piazza e visitiamo il Duomo di Sant’Agata. Ci incamminiamo poi in via Vittorio Emanuele per incrociare Via Crociferi dove sono presenti moltissime Chiese, una vicina all’altra, un vero tripudio allo stile barocco. Finiamo per sbucare al Parco Bellini ma purtroppo non riusciamo a godercelo a tutto tondo vista la pioggia fastidiosa.
Facciamo un po’ di shopping lungo Via Etnea e torniamo in Via Coppola, la zona dove sono presenti numerosi ristoranti. Pranziamo da Me Cumpari Turiddu, un locale molto elegante ma semplice. L’attenzione al cliente mi sorprende, ci viene pure offerto un benvenuto della casa molto squisito.
Sono le ore 15.00, torniamo in camera per toglierci questi vestiti fradici di acqua e riposiamo un pochino. Abbiamo deciso di continuare il pomeriggio andando al cinema ma la strada da percorrere è di oltre mezz’ora. Nessun problema, ci incamminano volentieri. Al ritorno ci fermiamo a fare un aperitivo da Etna Rosso, un bar ristorante sulla via principale. I camerieri sono molto simpatici ma scende acqua dal tetto, ci sono ragnatele sui mobili vicino ai tavoli e il vino in bicchiere versatoci non ci convince per nulla. Per cena andiamo a mangiare la pizza in un posticino proprio vicino a Teatro Bellini, molto buona e il locale accogliente.
È la notte di Halloween, la città si sta popolando di streghe e vampiri ma noi ce ne torniamo beatamente in camera.
Giorno 6° - Catania
Purtroppo il brutto tempo non ci dà tregua. Ci ricordiamo però che all’arrivo in aeroporto abbiamo visto alcune pubblicità di un outlet vicino a Catania. Così decidiamo di trascorrere la mattinata al “Sicilia Outlet Village”, a 40 minuti di macchina dal nostro hotel. Molti negozi e occasioni imperdibili, tanto che abbiamo dovuto comprarci una valigia e aggiungerla alla nostra prenotazione aerea per il ritorno.
Pomeriggio torniamo a Catania, parcheggiamo in hotel la macchina e andiamo nuovamente al cinema per vedere il film appena uscito “First Man”. Sulla strada per il ritorno, ci fermiamo in Via Etnea da Spinella, dove con un aperitivo al costo di 10€ a testa ci portano due taglieri colmi di delizie siciliane. Praticamente ceniamo e chiediamo di avere due cannoli da portar via e mangiare una volta arrivati in camera.
Giorno 7° - Taormina
Oggi è il nostro ultimo giorno. Partiamo alle 9.30 per andare verso Taormina. Impieghiamo circa un’ora per raggiungere la località attraverso la prima autostrada siciliana a pagamento che abbiamo incontrato fino ad ora (2,50 € il pedaggio). Parcheggiamo a Porta Pasquale, uno dei tre parcheggi pubblici vicino al centro, dove paghiamo 7,00 € per 5 ore di sosta. L’affluenza iniziava ad essere tanta e i parcheggi sono pochissimi, vi consiglio di arrivare in zona molto presto la mattina. Raggiungiamo Porta Messina in 10 minuti, da qui inizia Corso Umberto I. Sulla destra ci sono subito le indicazioni per l’Antico Teatro Greco. Paghiamo il biglietto d’ingresso (10,00 € a persona) e iniziamo la visita. È molto bello e suggestivo, peccato per le nuvole e il brutto tempo che non ci permettono di vedere l’Etna e il mare. Dopo un’oretta circa continuiamo la passeggiata sul corso guardandoci attorno ed ammirando i palazzi e le chiese in stile barocco. Raggiungiamo l’altra sommità della via, ovvero Porta Catania, e andiamo al ristorante Osteria RossoDiVino, consigliato dalla Lonely Planet. Lungo la via principale, come immaginabile, i ristoranti sono molto turistici e offrono cibo non di ottima qualità a prezzi comunque alti (a mio parere). L’osteria scelta è una chicca, in un piccolo cortile, con vista sui palazzi antichi, gestito da due ragazze bravissime e gentilissime. I prezzi sì, sono alti (18€ un piatto di gnocchi alle patate con sugo di carne e 20€ una pasta al pesce) ma la qualità del cibo è superlativa. Ci concediamo anche due ottimi calici di vino per ricordare il nostro ultimo giorno in Sicilia.
Sulla strada per il ritorno facciamo una piccola deviazione proprio dopo Porta Messina: andiamo alla Pasticceria D’amore dove compriamo una crema di pistacchi e alcuni biscotti alla pasta di mandorle da portare in Val di Fassa. Taormina è sicuramente la città più turistica vista in questo viaggio, vie e vie di negozi di souvenir tutti uguali, quasi noiosi. I costi sono molto alti, abbiamo speso al bar per due caffè 5,00 € (a Siracusa 2 caffè 1,40 €).
La pioggia ci fa partire un pochino in anticipo e così prima di andare in aeroporto ci fermiamo a fare un giretto all’Ikea. Alle ore 17.00 siamo in aeroporto, abbiamo faticato un pochino a trovare un distributore aperto per consegnare la macchina con il pieno di carburante.
Purtroppo alle 20.30 parte il nostro volo per Venezia.
In conclusione a questo breve diario di viaggio vi voglio consigliare alcune cose:
Per qualsiasi altro dubbio, segnalazione, chiarimento, consiglio o valutazione, SCRIVETEMI!
30/04/2019