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Blog di 

Sabrina Del Favero

#walkingaround

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Istanbul e Cappadocia: dove cultura e paesaggi si fondono

Per quest’autunno cercavamo una destinazione non molto lontana da casa rispetto le ore di volo da fare, ma al contempo stesso diversa dalle solite. Guardando la mappa del mondo abbiamo notato la Turchia con Istanbul e la Cappadocia, a 2h di viaggio dall’Italia piena di punti di interesse culturali e paesaggistici. Cerchiamo online un tour di una settimana con guida locale e prenotiamo.

Giorno 1º - viaggio

Nonostante le molto incertezze politiche del medio oriente di questo mese, abbiamo deciso di partire, pronti per questa nuova avventura.

Alle 14.40 abbiamo il nostro volo da Venezia con destinazione Istanbul con la Turkish Airlines. Aereo molto nuovo, con tv e film. E nonostante fosse pieno pomeriggio ci hanno servito anche il pranzo/cena. Alle 20.00 ora locale circa atterriamo e qui la prima sorpresa, almeno per me. Troviamo ad attenderci un aeroporto nuovissimo, moderno, tecnologico, al pari di quello tanto rinomato di Dubai. Pieno di negozi, luminarie natalizie e ristoranti. Andiamo all’uscita concordata con l’agenzia turca Bravo Travel (operatore locale di Arche Travel di Torino, dove abbiamo prenotato il viaggio) e aspettiamo il pulmino che ci porti in albergo. Facciamo circa una mezz’ora di bus prima di arrivare nel centro storico, ma come bambini, guardiamo fuori dal finestrino cercando di capire dove siamo arrivati.

L’hotel scelto dall’agenzia è il Momento Old City, nel cuore della città vecchia. O meglio, attorno a noi ci sono solo negozi di vestiti e in particolare da cerimonia, pochi bar e ristoranti. Almeno questo è quello che ci sembra fino ad ora.

Lasciamo i bagagli in camera, semplici ma pulite, e andiamo nella sala da pranzo dove ci viene servita la cena. Qui abbiamo già la prima esperienza con la cucina turca, molto speziata e con vari tipi di carne selvatica.

Giorno 2º - Istanbul

Alle 9 ci aspetta la nostra guida Eti in reception dell’hotel. Decidiamo di partire a piedi verso il Gran Bazar (10 minuti di camminata in tutto): un mercato coperto grandissimo, con all’interno ogni varietà di cose dai vestiti, ai soprammobili, ai gioielli, a spezie e dolci. Trascorriamo quasi un’ora e mezza dentro le mille corsie. Compriamo anche qualche sciarpa per l’inverno e usciamo dal lato opposto rispetto a dove siamo entrati.

Ci dirigiamo poi sempre a piedi verso Agia Sophia, una chiesa divenuta moschea poi museo e adesso di nuovo moschea. La coda per entrare è lunga quasi 1 km, ma scorre velocemente se non per il tratto finale che rallenta. Impieghiamo circa 40 minuti per entrare. Sia donne che uomini non possono indossare abiti smanicati o pantaloni corti, in più le donne devono avere il telo che copre testa e capelli. Qui come in tutte le moschee. Prima di entrare nella zona di preghiera poi vanno tolte anche le scarpe e apposte negli scaffali, vi lascio immaginare l’odore presente. Ci facciamo strada tra la folla e ammiriamo la bellezza di questo posto, da lasciare tutti a bocca aperta. Scattiamo mille fotografie e usciamo. Sono le 13.00 e la fame inizia a sentirsi. La guida ci porta al ristorante prenotato per il pranzo dove ci danno dei piatti dal menu fisso. Buono ma non buonissimo, dobbiamo ancora abituarci a questi sapori.

Verso le 14.30 andiamo a visitare la Cisterna Basilica, proprio fuori dal posto dove abbiamo mangiato. È un enorme spazio sotterraneo pieno di colonne portati che serviva come contenitore dell’acqua. L’ingresso costa 15€, ma se posso essere sincera non ne vale la pena. Sotto è caldissimo, molto umido, pieno di gente che deve seguire un percorso ben definito su alcune passerelle, molto buio e con pochissima acqua visibile lasciata solo per turismo. Se qualcuno si vuole fermare a fare una foto blocca tutti dietro. Insomma, nulla di che.

Usciamo e andiamo verso la Moschea Blu. Non c’è ancora molta coda perché ha appena riaperto. In generale, per tutte le moschee fate attenzione agli orari, bloccano l’ingresso durante i momenti di preghiera e non fanno più entrare. Ci copriamo anche qui e togliamo le scarpe. Anche questa è molto bella e suggestiva, con colori più chiari e luminosi, forse anche più grande come dimensioni. Le maioliche blu decorano davvero bene l’interno e la cupola.

Infine andiamo all’ippodromo, situato nella stessa zona. Ci aspettavamo un campo o un edificio, invece ci sono 3 colonne in una piazza. Una piccola delusione.

Sono solo le 16.00 e domani qui ci sarà la maratona. La guida ci propone di anticipare qualcosa rispetto al programma di domani e andare a vedere già oggi il Bazar delle spezie, noto anche come piccolo bazar. Proseguiamo dunque a piedi lungo le rotaie del tram, attraversiamo vie piene di negozi e vita cittadina, prima di arrivare a destinazione. Andiamo all’interno, acquistiamo qualche spezia da portare in Italia, ci sediamo in un bar a bere qualcosa e ammiriamo la vita del mercato. C’è davvero tantissima gente! Fa quasi impressione, ai limiti della paura.

In giro per la città ci sono molti bagni pubblici, generalmente quelli delle attrazioni sono più puliti. Dalla disperazione sono andata qui in un bagno in mezzo ad una via, ve lo giuro che ho vomitato dallo schifo. State attenti.

Vista la vicinanza, visitiamo anche la moschea di Rustempasa, molto piccola rispetto le precedenti ma molto carina. Sono le 18.00 e cotti ce ne torniamo in hotel con la navetta. Una doccia veloce e usciamo per cena. Purtroppo qui attorno non c’è granché, torniamo vicino al Gran Bazar dove andiamo al Sahsultan Cafe, un ristorante che all’apparenza ci sembra marocchino ma con un mix di piatti. Chi di noi prende carne, chi pizza (ovviamente non italiana) chi panino e chi zuppe. Alla fine non è andata male, paghiamo poco più di 10€ a testa bevande comprese.

Giorno 3º - Istanbul

Ieri abbiamo visitato gran parte delle attrazioni di Istanbul nella parte del centro storico ma ce ne manca una, proprio dietro ad Agio Sophia.

Proseguiamo infatti con la visita del Palazzo Tekfur, splendido edificio utilizzato come residenza imperiale. Sono visitabili varie stanze con diverse collezioni di abiti tipici, gioielli, armi e molto altro. Impieghiamo per la visita dalle 09.00 alle 12.00 circa, giriamo i vari cortili e ci fermiamo a fare delle foto nelle varie terrazze con vista mare e città. Il tutto molto scenografico.

Sentiamo fame, e con la navetta ci spostiamo verso il ristorante per il pranzo. Purtroppo, causa la manifestazione sportiva, molte strade sono chiuse. Andiamo vicino al bazar delle spezie e camminiamo sul ponte fino a metà. Lì c’è una scala che scende al piano sotto del ponte stesso, e dove a grande sorpresa ci sono una fila di ristoranti proprio lungo l’acqua. Ovviamente la specialità è il pesce, e il menù già ordinato dall’agenzia è un filetto di orata con insalata e salse varie. Gustiamo con molto piacere il nostro pranzo.

Tra una cosa e l’altra sono le 15.00. La guida ci porta con la navetta in un punto alto della città dove hanno creato un museo interattivo all’interno delle mura, una cosa molto piccola e nemmeno prevista dal programma. La vista della città dall’alto non è male. Alle 16.30 circa torniamo lungo il canale e ci imbarchiamo per la crociera sul Bosforo che parte alle 17.00. Il costo è di circa 5€ e dura un’ora e mezza. La barca sale da una sponda e scende dall’altra per permettere una visione a 360°. Per prendere i posti migliori sarebbe stato ideale arrivare un pochino prima, i posti centrali sono penalizzati rispetto ai laterali. L’ora scelta invece è stata ideale, abbiamo visto la città di giorno, il tramonto e anche le prime luci della notte. Ve lo consiglio.

Grazie alla crociera abbiamo potute vedere da lontano altre zone della città molto animate. Chiediamo consiglio alla guida per la cena e ci facciamo portare direttamente da lui con il nostro autista in un ristorante nella zona moderna nei pressi delle catene d’hotel internazionali. Rispetto a dove siamo noi come hotel, qui ci sono strutture più moderne, recenti e come anche i negozi e ristoranti attorno. Tornassi indietro preferirei dormire in questa zona e di giorni spostarmi nel centro storico che non il contrario in quanto da noi la sera è tutto chiuso e molto sporco.

In una ventina di minuti di bus siamo di nuovo in hotel, pronti per una doccia e una bella dormita.

Giorno 4º - Cappadocia (Ürgüp)

Oggi abbiamo il volo interno per spostarci in Cappadocia. Abbiamo prenotato già da casa con alcune settimane di anticipo il volo verso Kayseri con la Turkish Airlines. Il costo è di circa 50€ a persona per un’ora e venti di viaggio, ci sono vari voli giornalieri. In alternativa c’era anche la compagnia aerea Pegasus, di qualche euro più economica. L’aereo parte alle 09.50 e alle 06.40 abbiamo ad aspettarci fuori dal nostro hotel l’autista. Facciamo colazione in aeroporto una volta arrivati e ci imbarchiamo. Alle 11.00 arriviamo a destinazione, ma non la nostra meta finale. L’hotel prenotato infatti si trova a Ürgüp, a circa 1 ora di distanza con il pulmino. Attraversiamo lunghe distese di campi secchi, piccoli paesi e fabbriche e finalmente ci siamo. La struttura scelta dall’agenzia è il Dere Suites, un hotel diffuso, dove le camere sono posizionate all’interno di queste insenature/cave, ci ricorda molto sia Santorini che Alberobello. Molto belle, grandi e scenografiche. Dormire qui sarà una vera e propria esperienza. Sono le 13.00 circa e andiamo a cercare qualcosa per pranzo. Non abbiamo la voglia per ora di addentrarci nel paese, e ci fermiamo a pranzo nel ristorante Lagarto del nostro hotel. Per raggiungerlo dobbiamo arrivare in cima alla struttura, facciamo 4/5 piani di scale e ci siamo. Wow! Una vista spettacolare, ci accomodiamo infatti direttamente sulla terrazzina con i tavolini fuori per mangiare. Ordiamo chi carne e chi noodles e ci godiamo il momento. Il sole è davvero forte, anche se siamo a novembre serve un berretto per proteggersi. Appena arriva una nuvola però fa freschino e serve una bella felpa calda. C’è un grande sbalzo termico.

Oggi la giornata è libera. Non abbiamo in programma visite o escursioni guidate. Ce la prendiamo con comodo.

Una volta finito il pranzo siamo ora curiosi di vedere il centro che ci dicono essere a pochi minuti a piedi da qui. Scendiamo lungo la via ed ecco la piccola piazza principale del paese con attorno pieno di negozietti tipici di souvenir, bar e ristoranti. Noto però una cosa, un’insegna che richiama i tipici Hammam arabi. Vado subito ad informarmi poiché era una delle esperienze che volevo provare in questa vacanza ma che non faceva parte del programma. Per oggi ha posto solo alle 18.30, prenoto subito un classico rituale ma se si voleva era possibile anche aggiungere vari tipi di massaggi o altri trattamenti.

Facciamo qualche acquisto, prendiamo delle noccioline salate tostate, e torniamo nel nostro hotel dove sono dislocate varie terrazze con tavolini e sedie. Ci sediamo qui tutti insieme a chiacchierare, ordiniamo del te turco e sgranocchiamo dolciumi. Un bel relax mentre il sole inizia a scendere.

È ora di andare all’hammam. Porto con me solo un ricambio di intimo, tutto il resto viene fornito da loro. Ci consegnano il pestemal da utilizzare al posto del costume e delle ciabattine. I primi 20 minuti sono all’interno del bagno di vapore e poi l’operatore ti fa stendere su di un pancone e inizia il vero e proprio trattamento. Una prima parte fatta di scrub per togliere tutto lo sporco e la pelle morta e una seconda parte di coccole con un lavaggio del corpo con del sapone e schiuma. Che piacevole sensazione. Una vera e proprio esperienza da fare in assoluto. Ve la consiglio.

Alle 19.45 siamo fuori e andiamo subito a cena. Iniziamo ad essere stanchi e proviamo un ristorante sulla via Han Ciragan, semplice, pulito, con una cantina vini a vista molto bella (ebbene sì, questa zona della Turchia è molto ricca di vigne). Mangio una zuppa tipica e delle patatine. Siamo soddisfatti. Facciamo ancora un giretto in centro e andiamo a letto.

Giorno 5º - Cappadocia

Alle 10.00 abbiamo appuntamento con la nostra guida locale che ci aspetta nella hall con l’autista del nostro pulmino privato. Il primo pensiero però va subito alla prenotazione del viaggio in mongolfiera, da casa infatti non era possibile farlo. Non abbiamo capito questa cosa, leggendo sui vari blog e siti di informazione dicevano di prenotare assolutamente in anticipo, ma l’agenzia ha solo raccolto un possibile interesse. Una volta arrivati in Turchia ci hanno detto che dovevamo aspettare di arrivare in Cappadocia e ieri chiedendo ai vari banchetti dei tour in centro a Ürgup prendevano le prenotazioni solo da un giorno all’altro perché fissavano la data solo in base alle condizioni favorevoli del meteo. Per oggi infatti era già tutto pieno in quanto era da due giorni che le mongolfiere non potevano volare. La guida fa un paio di telefonate e riusciamo a bloccare l’esperienza per la giornata di domani al prezzo di 190€ a persona. Abbiamo letto che i costi possono variare e arrivare fino ai 250€ a testa. Ci avevano proposto anche per il giovedì, ma la paura di trovare condizioni poco favorevoli voleva dire non fare in assoluto questa cosa in quanto venerdì mattina abbiamo già il volo per il rientro. Tenere uno o due giorni cuscinetto è l’ideale, ce lo hanno raccomando più persone.

Questa mattina iniziamo ad immergerci nel mondo dei paesaggi partendo dal museo all’aperto di Göreme, a circa 10 minuti di macchina dal nostro hotel. Vediamo le prime conformazioni rocciose e entriamo in alcune delle stanze visitabili tra cui alcune chiese con dipinti. Ci rimaniamo fino alle 12.00 per poi andare a pranzo all’Uchisar hotel. Sulla strada però ci fermiamo in un punto panoramico a fare delle fotografie. Molto suggestivo e bello. Siamo quasi i soli e l’atmosfera è davvero magica. Anche il ristorante è in una posizione panoramica, e visto il menu a buffet proviamo varie specialità turche.

Alle 14.30 ci rimettiamo in viaggio e andiamo al castello di Üchisar. Con 120 lire turche è possibile salire le ripide scale che ti portano in cima al pinnacolo. Lo facciamo e ne vale davvero la pena. Dall’alto si ha un panorama su tutta la valle circostante, ci sediamo a guardare l’orizzonte a capire tutte le peculiarità del territorio. Si vede perfino una montagna in lontananza, alta più di 3.000 m s.l.m e ricoperta dalla neve, qui infatti si scia anche.

Scesi andiamo a vedere un altro punto panoramico, cosiddetto dei piccioni, ed un altro ancora. Quest’ultimo ha un baretto con delle poltrone con vista, stiamo qui quasi un’ora a chiacchierare tra di noi, godendoci le meraviglie che ci circondano e rilassarci.

Alle 16.30 siamo in camera per riposare un pochino prima di uscire nuovamente a cena.

Chiediamo consiglio alla guida per un ristorante e ci propone da Prokopi, non proprio in centro ma sulla via principale sopra il nostro hotel. Facciamo dunque la ripida salita e alle 19.00 siamo a cena. Sicuramente una qualità del cibo migliore rispetto agli altri ristoranti, ed anche il prezzo è in linea. Mangiamo tutti un piatto di carne e il conto a fine serata è del doppio rispetto alle altre sera, circa 25€ a testa, per come siamo abituati in Italia neanche male. Tutto era molto buono, il servizio un po’ lento.

Giorno 6º - Cappadocia + tour in mongolfiera

Questa mattina ha un inizio molto speciale. Alle 06.25 passa a prenderci la navetta che ci porta alla nostra mongolfiera. Anche per l’autista non è stato facile rintracciarla, c’erano mongolfiere ovunque e tutte molto attaccate tra loro, è ancora notte e ci sono un sacco di macchine e persone che guardano e aspettano di salire. Finalmente la troviamo. Stanno riscaldando l’aria all’interno del pallone e intanto ci offrono qualcosa di caldo e un piccolo sacchetto con all’interno un succo e una brioche. Aspettiamo forse 20 minuti, ma il tempo vola. Ci guardiamo attorno, altre mongolfiere stanno partendo e inizia a sorgere il sole. Già qui è uno spettacolo.

Fa freddo ma siamo vestiti il giusto. Piumino e sciarpa necessari, alcuni di noi hanno anche il cappello di lana in testa. Finalmente la mongolfiera è in piedi. Saliamo sul cestone, è diviso in 4 parti, 5 persone per angolo, in totale siamo in 20 più due piloti. Qualche fiammata e non tocchiamo più terra. Ci alziamo molto dolcemente, ci fanno passare sopra una valle con molti camini delle fate e anche nel museo all’aperto di Göreme che abbiamo visitato ieri. In aria ci sono più di 200 mongolfiere insieme a noi, vederle sempre un quadro. Chi sale di più chi di meno, chi va più lontano, chi rimane vicino. Non importa. La sensazione in aria è di completa sicurezza, il vuoto non fa paura. Salgono di circa 400-500 metri circa. Dopo 40 minuti circa inizia la discesa, la parte che più mi preoccupava. Prima di partire ci hanno fatto vedere la posizione da tenere durante la fase di atterraggio e così abbiamo fatto. Ha toccato terra che non ce ne siamo nemmeno accorti. Addirittura poi il pilota ha parcheggiato il cestone della mongolfiera direttamente sul rimorchio della jeep con noi sopra per dirvi la precisione. Scesi ci offrono un drink analcolico per festeggiare il momento e torniamo in hotel che sono le 08.45. Andiamo subito a fare colazione e torniamo in camera per riposare un pochino.

Alle 10.00 arriva la nostra guida con il nostro autista a prenderci. Prima tappa della giornata nella Valle dell’immaginazione a pochi minuti da Ürgup. In generale è tutto molto vicino, in 10 minuti di macchina si raggiungono tutte le attrazioni e si passa più volte dalla stessa strada.

Scendiamo dal pulmino e camminiamo all’interno di questa zona piena di rocce dalle forme più disparate, ci divertiamo come bambini a dire la nostra su quale figura vediamo rappresentata. Dopo un’oretta circa ci mettiamo in viaggio e andiamo al sito archeologico Zelve Pasabagblar. Inizia ad essere caldo. Camminiamo all’interno di quello che era una città con alcune case e edifici scavati nella roccia, questo museo ci permette di capire meglio come potevano vivere qui. Sembrano davvero le case dei puffi. Prima della pausa pranzo, andiamo a Avanos dalla fabbrica delle ceramiche per vedere da vicino la lavorazione. Visitiamo la fabbrica Aladdin, c’è un signore che parla molto bene italiano che ci accompagna nei vari passaggi e alla fine c’è uno shop per acquistare qualche pezzo. Purtroppo i prezzi sono al di sopra delle nostre tasche: una tazza da te 95€, una insalatiera 950€.

Pranziamo in un ristorante convenzionato poco lontano, con menu fisso già stabilito. Nulla di eccezionale e molto freddo all’interno. Una cosa che abbiamo notato in generale nei ristoranti di questi giorni è che tutte le pietanze servite sono tiepide e non calde, pochi minuti e sono subito fredde.

Sono le 14.00 e abbiamo tutti molto sonno. Vorremmo quasi tornare in hotel per una pennichella ma alla fine andiamo a Cavusin. Facciamo una bella passeggiata in salita per vedere un panorama dall’alto e visitare una chiesa dentro un camino delle fate. Molto suggestivo.

Con il pulmino ci spostiamo e andiamo in un altro punto panoramico chiamato Valle dell’amore e poi torniamo verso l’hotel. Sono le 16.30 e ora sì, ci dedichiamo al relax per un’oretta.

Prima di cena scendiamo in paese a fare qualche acquisto di souvenir e andiamo a cena da Tandir, appena sotto il nostro hotel. Anche qui non è molto caldo all’interno, ceniamo con dei piatti semplici dal menu e andiamo presto a nanna.

Giorno 7º - Cappadocia

Anche oggi la partenza è fissata alle 10.00. Partiamo subito con il pulmino verso Kaymakli dove c’è una città sotterranea molto bella, patrimonio Unesco. Purtroppo di questo luogo non posso raccontarvi la mia esperienza personale. La città scende di 5 piani sotto terra attraverso un tunnel, ma già al secondo piano soffro troppo di claustrofobia. Si passa in tunnel molto stretti e bassi, le stanze sono chiuse e il tutto sembra un labirinto. All’uscita i miei genitori mi dicono essere stata la cosa più bella vista qui in Turchia dopo il volo in mongolfiera: credo a loro sulla parola. Nell’attesa mi fermo in un bar fuori dall’ingresso e provo per la prima volta un caffè turco. Devo ammettere: niente male.

Alle 11.30 riprendiamo il pullman e ci spostiamo verso un’altra città: Aksaray. Non entriamo nel centro del paese ma andiamo direttamente all’Ihlara valley anche chiamata Belisirma. Arriviamo alle 12.30 circa e facciamo una passeggiata di circa 4/5 km tra andata e ritorno lungo un fiume in mezzo alla foresta. C’è un punto di ingresso dove si paga un biglietto di circa 10€ e il sentiero è unico, si arriva dove c’è un bar con dei comodi lettini e poi si torna per la stessa strada. Il panorama è molto diverso dagli altri giorni, più natura, più selvaggio, fuori dal giro solito turistico della Cappadocia. Per spezzare e cambiare è stato anche bello, ma se avete poco tempo a disposizione potete saltare questa parte e fare solo i giorni precedenti.

Arriviamo al ristornate per pranzo nel parcheggio del parco alle 14.00, abbiamo preferito fare la passeggiata prima di mangiare. Il posto non ci ispirava molto ma il pranzo è stato ottimo. Zuppa di lenticchie, polpette e riso.

Alle 15.00 riprendiamo la strada per tornare verso Ürgup. Alle 16.45 siamo quasi verso casa, e la guida ci porta alla Valle Rosa, meta ideale per vedere il tramonto. Camminiamo un po’ sopra la montagna, ci sono per chi vuole tantissimi giri da fare a piedi. Aspettiamo fino a quando il sole scende, il panorama è davvero stupendo ma inizia ad essere anche freddino. Una perfetta conclusione per la nostra vacanza.

Più tardi usciamo per cena. Proviamo a vedere alcuni ristoranti in centro ma tutti hanno la sala in terrazza e non è molto caldo, già le altre sere abbiamo sofferto un po’ questa cosa e l’idea di passare un’altra cena con la giacca non ci entusiasma. Andiamo allora da Ziggy’s, locale consigliato dalla lonely planet che avevamo fino ad ora scartato perché si trova su di una salita, spostandoci dal centro. Ci si arriva comunque in 10 minuti a piedi. Il locale è accogliente e caldo, sempre all’ultimo piano ma almeno al chiuso. Alcuni di noi provano il menu degustazione altri prendono dei piatti. Devo dire che chi ha scelto il menu ha avuto un’ottima idea. Il conto alla fine con bevande incluse è di 25€ a testa, completamente in linea per i nostri prezzi in Italia, un po’ caro rispetto agli standard turchi.

Giorno 8º - viaggio

Alle 09.50 parte il nostro volo da Kayseri in direzione Istanbul. Alle 06.30 l’autista viene a prenderci, un po’ presto secondo noi ma per lui era meglio così. Alle 07.30 siamo già in aeroporto, è piccolo, ha solo una caffetteria con brioche in vendita a 7€ e una sala d’attesa. In effetti la coda per l’imbarco delle valigie è molto lunga e lenta. Abbiamo comunque tempo di aspettare.

In un’ora di volo siamo a Istanbul, saliamo sull’altro aereo e dopo poche ore siamo già in Italia. 

Alcuni consigli:

  • Valutate bene la zona migliore per dormire a Istanbul, forse la zona moderna ci sarebbe piaciuta di più;
  • A Istanbul abbiamo avuto il tempo minimo per visitare la città, una giornata o almeno mezza giornata in più secondo me è necessaria, piuttosto togliere quel tempo alla Cappadocia che concentrando un po’ di più le attività si riusciva a fare comunque tutto;
  • A Istanbul quasi ovunque e in Cappadocia in molte parti accettano il pagamento in euro, ma attenzione, il cambio che vi fanno nei ristoranti e nei bar è molto sfavorevole.

Per qualsiasi altro dubbio, segnalazione, chiarimento, consiglio o valutazione, SCRIVETEMI! 

28/11/2023

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