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Blog di 

Sabrina Del Favero

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Napoli e Costiera Amalfitana, dove tradizione, cibo e turismo si incrociano alla perfezione

“Luglio a Napoli? Siete pazze?” ci dicevano tutti. Non curanti delle loro opinioni, con Elena e Michela, il trio viaggiatore, con alcuni mesi di anticipo abbiamo prenotato: 3 notti a Napoli e 3 notti a Sorrento, andata e ritorno con il treno. Vi raccontiamo qui tutto.

Giorno 1º - Napoli
Partenza alle 08.30 da Trento con il treno Frecciarossa che ci porta a Bologna, facciamo un cambio e alle 14.30 arriviamo in stazione centrale a Napoli. I treni sono stati entrambi molto puntuali, noi previdenti invece, ci siamo portate dei panini da casa per non rischiare di rimanere senza pranzo. Dalla stazione di Napoli, il nostro hotel è a circa 15 minuti a piedi, lo stesso tempo ci metterebbe un bus, decidiamo di raggiungerlo camminando. Le zone fuori dalla stazione, è vero, sono davvero malfidate, non ci fidiamo nemmeno prendere il cellulare dalla borsa per controllare la strada. Colpa anche dei nostri preconcetti, lo ammetto, ma la situazione era poco simpatica.
Arriviamo al nostro B&B I Maestri, in Via dei Tribunali. Strada stretta e ciottolata del centro storico, a pochi passi abbiamo infatti tutte le attrazioni di questa zona. Paghiamo 285€ 3 notti in 3 persone, compresa colazione. La camera è semplice, ma molto spaziosa.
Pochi minuti di pausa e alle 16.00 siamo già in direzione Via Toledo, la via principale di Napoli per lo shopping. Qui noi ci dedichiamo al cibo, prendiamo le prime limonate e granite fresche, gelato e passiamo da Sfogliatella Mary, baracchino consigliato dalla Lonely Planet, per una super sfogliatella. Proviamo ad entrare alla stazione della metropolitana Toledo, dicono tutti essere bellissima, ma purtroppo senza biglietto della metro vedi ben poco. Dovremmo ritornarci in un altro momento.
Passiamo per la Galleria Vittorio Emanuele, da fuori ammiriamo Teatro San Carlo e Palazzo Reale. Di fronte c’è Piazza del Plebiscito, dove ci imbuchiamo ad un matrimonio che si tiene proprio lì. Entriamo a vedere la chiesa da dentro: bella con la sua cupola, ma nulla di eccezionale.
Proseguiamo e andiamo verso il mare, all’angolo però troviamo pizzeria da Ciro ci fermiamo a bere qualcosa di fresco, non avevamo più fame, ma le pizze avevano davvero un bel aspetto.
Camminiamo nella passerella lungo il mare raggiungendo Castel dell’Ovo e il porticciolo di Santa Lucia. Davvero carino e suggestivo.
Continuiamo la passeggiata lungo mare ma dopo poco ci giriamo e torniamo verso Via Toledo. Per cena scegliamo il ristorante Da Ettore indicato sulla Lonely, ma arrivati lì scopriamo che non esiste più. Guardiamo veloce su google maps e vediamo che molto vicino c’è la pizzeria Brandi, leggenda narra che la pizza sia nata proprio qui. Ci andiamo. Ordiamo 3 margherite e una bottiglia d’acqua per un totale di 32€, molto suggestiva la location e molto buona la pizza.
Ci rifacciamo tutta via Toledo e Via dei Tribunali per tornare in b&b, alle 22.00 andiamo a nanna, stanche dalla super giornata.

Giorno 2º - Napoli
Dedichiamo questa giornata al centro storico di Napoli.
Iniziamo la giornata alle 09.00 andando come prima meta al mercato di Porta Nolana. Molto chiassoso e pittoresco, anche poco sicuro. Davvero tanta brutta gente. Ci continuiamo a guardare attorno ma appena possiamo ci rimettiamo nella via principale Umberto I. Camminiamo qui, prendiamo un caffè e andiamo verso la Cappella di San Severo. Ieri in treno ci siamo informate e ci hanno consigliato di prenotare, così alle 10.30 esibiamo i nostri biglietti e entriamo (10€ a persona). È un luogo molto piccolo ma ricco di fascino, il Cristo Velato è un’opera d’arte in tutto e per tutto. È strabiliante. Anche altre statue vicine sono davvero impressionanti. Ci sono poi al piano sotto le “Macchine Anatomiche” due scheletri dove è possibile vedere ancora il sistema cardiocircolatorio. Assolutamente da non perdere.
Andiamo poi al Complesso Monumentale di Santa Chiara (6€ l’ingresso) dove visitiamo velocemente il museo e camminano nel cortile di maioliche. Uscendo andiamo nella Basilica di Santa Chiara (stesso edificio, ma ingresso gratuito) ma nulla di particolare. A pochi metri invece c’è la Chiesa di Gesù Nuovo (ingresso gratuito), davvero bella e ricca di dettagli.
Sono le 12.15 e la fame inizia a farsi sentire. Qui vicino c’è il ristorante Tandem famoso per il suo ragù. Ci andiamo, tutti i tavoli fuori sono prenotati, ne rimangono pochi liberi all’interno, ne prendiamo uno. Dopo pochi minuti tutto si riempie. Prendiamo come antipasto una coppa di sugo alla genovese da mangiare con il pane, è una salsa fatta con cipolle e carne. Per il primo piatto abbiamo scelto tutte una pasta diversa ma sempre con il ragù. Attenzione, non parliamo del classico alla bolognese come siamo abituati, ma alla napoletana con i pezzettoni di carne. Qualcosa di diverso ma molto molto buono.
Nel primo pomeriggio percorriamo la Via di San Gregorio Armeno, più conosciuta come via dei Presepi. Ci sono molti negozi di souvenir che vendono statuine e capanne. Interessante e divertente. Torniamo sulla nostra Via dei Tribunali, facciamo un salto in camera dove riposiamo per un’oretta al fresco. Fuori fa caldo, nulla di non sopportabile ma stanca.
Alle 15.30 usciamo di nuovo e andiamo verso il Duomo. Purtroppo è chiuso, apre alle 16.30. Andiamo allora da Scaturchio, famosa pasticceria sempre nel centro storico, dove prendiamo Babà e sfogliatelle. Alle 17.00 abbiamo prenotato, sempre dal treno su consiglio di amici, l’ingresso a Napoli Sotterranea (15€ a testa). La visita è guidata, dura 1 ora circa incluso anche il Teatro Romano. Sotto fa freschino, ma si stava bene anche senza maglia. Alcuni cunicoli sono molto stretti ma c’è la possibilità di fermarsi in caso di problemi di claustrofobia. Io ne soffro un po’, ma con calma sono riuscita a vedere tutto.
Torniamo poi al Duomo, questa volta possiamo entrare. Qui leggiamo la storia di San Gennaro, non entriamo nella Cappella perché chiusa e a pagamento.
Sono le 18.30, non torniamo più in camera ma decidiamo di andare in Piazza Bellini a fare aperitivo. Un angolo del centro storico molto carino e intimo.
Purtroppo oggi è domenica, tantissimi negozi e ristoranti, come la famosa pizzeria di GinoSorbillo, sono chiuse. Ricordiamo però la versione take away di pizza fritta di Gino Sorbillo proprio nelle vie di SpaccaNapoli. Torniamo lì e scopriamo che ci sono anche alcuni tavolini fuori. Assaggiamo la versione con il prosciutto cotto al costo di 4€. Davvero speciale.
Facciamo ancora due passi qui, e via a nanna.

Giorno 3º - Pompei e Vesuvio
Ci svegliamo presto per affrontare al meglio questa giornata cercando di evitare il caldo, almeno nelle ore centrali.
Partiamo dal nostro hotel alle 08.15 in direzione stazione Circumvesuviana di Porta Nolana. Facciamo il biglietto del treno in stazione (2,80€ fino a Pompei Scavi) e andiamo verso il binario. Qui la prima fregatura: il treno che parte alle 08.44 è un treno express e con il biglietto fatto da noi non possiamo salire, il costo sarebbe di 15€ a persona. Nessuno alla biglietteria ci aveva detto nulla. E come noi tantissime persone sono rimaste a terra.
Nessun problema, con il nostro ticket prendiamo quello delle 09.06 che fortunatamente, essendo il capolinea, è già disponibile per salire. Puntuali partiamo. Il treno è vuoto. Dopo nemmeno 1 minuto, la prima fermata è Porta Garibaldi e qui capiamo perché abbiamo fatto bene ad andare a Porta Nolana (nemmeno 3 minuti di differenza a piedi): sale il mondo, tutti in piedi schiacciati e noi fortunatamente sedute.
Dopo 40 minuti di Trento arriviamo alla fermata “Pompei Scavi-Villa dei Misteri”. Scendiamo dal treno con tutte le altre mille persone salite e andiamo verso l’ingresso degli scavi (2 minuti a piedi). Veniamo fermate da un signore che ci indica di salire le scale per prendere i biglietti, capiamo dopo poco che in realtà non si tratta della biglietteria ufficiale ma del tour operator Tempio Travel. Ormai siamo qui, e chiediamo informazioni per un tour guidato. 18€ l’ingresso del parco (invece di 16€ quello ufficiale) + 21€ 2 ore con la guida. Accettiamo. E con il senno di poi abbiamo fatto bene. Impossibile visitare Pompei senza qualcuno che te la racconti, non capiresti nulla. E nemmeno con l’audio guida non coglieresti i punti principali da vedere e potresti stare dentro una giornata intera. Visitiamo Pompei dalle 10.30 alle 12.30, ci rimane del tempo libero per continuare il tour da sole ma fa davvero caldo. Assolutamente va portato un cappellino, vestiti comodi, crema solare e tanta acqua.
Questa mattina, mentre eravamo in attesa abbiamo chiesto delle informazioni per come raggiungere il Vesuvio. Ovviamente tutte le compagnie ti dicono che non c’è modo se non con loro. Cercando bene informazioni vediamo che c’è un autobus pubblico che fa Pompei-Vesuvio e ritorno, sul sito dell’EAV si trovano gli orari. Il costo del biglietto è di 3,10€ a tratta. Una cosa però è vera: non ci sono biglietterie a monte per l’ingresso al Parco, le due uniche possibilità sono: o acquistare il biglietto online nella fascia oraria preferita o rivolgersi a delle agenzie che ti propongono il pacchetto completo. Capiamo che, per non essere spennate, dobbiamo fare l’acquisto online. Rimangono pochi posti liberi con ingresso alle 16.20. Un po’ tardi per i nostri programmi, ma meglio di nulla.
Alle 13.00 andiamo a pranzo, la Lonely Planet ci consiglia un ristorante ma è a 1,5 km qui. Pranziamo quindi in uno dei ristoranti turistici proprio fuori dal sito, la pizza, come sempre, è la miglior scelta.
Alle 14.15 decidiamo di prendere l’autobus per salire sul Vesuvio, ce ne sarebbe stato uno anche dopo, ma preferiamo aspettare su. Alle 15.00 siamo davanti all’ingresso del Parco Nazionale del Vesuvio. Chiediamo se possiamo entrare prima ma purtroppo l’ingresso è consentito solo una mezz’ora prima l’orario prenotato e fino ad un’ora e mezza dopo. Troviamo per fortuna una tettoia da metterci al riparo dal sole. Ci sono anche un bar e alcune bancarelle molto rustiche. Ne approfittiamo per mettere di nuovo la crema, anche qui il sole picchia forte.
Alle 15.50 possiamo dunque entrare. Ci mettiamo circa 40 minuti a fare il percorso fino alla sommità, ci sono 200 metri di dislivello. La strada è a tutti gli effetti un sentiero di montagna. Con le scarpe da ginnastica siamo comode ma a scendere sarebbe servito qualcosa con una suola più pesante. Ci sono tantissime persone in sandali, non so come facciano. Lungo la strada ci sono alcuni baracchini che vendono acqua. Molto bello il panorama su tutto il golfo di Napoli e interessante vedere il cratere, davvero imponente.
Alle 17.15 abbiamo l’autobus per il rientro, scendiamo velocemente per paura di perderlo. Il nostro obiettivo era di trovare qualcosa per Ercolano, avvicinandoci così a Napoli. Ma l’autobus di linea parte e ritorna solo da Pompei. L’autista ci consiglia di scendere a Torre del Greco, dove passa anche da qui la Circumvesuviana. E così facciamo. Dalla fermata del bus alla stazione dei treni sono circa 10 minuti a piedi, e per pochi minuti non riusciamo a prenderlo. Aspettiamo qui il prossimo. Nel frattempo ci beviamo una granita in un bar del paesino.
Arriviamo a Napoli alle 19.00 e alle 20.00 siamo pronte per uscire, cambiate e docciate. L’obiettivo di questa sera è Gino Sorbillo. Fortunatamente è a pochi passi dal nostro hotel ma arrivate, vediamo che la coda è già lunghissima. Diamo il nostro nome e ci mettiamo in coda. A sorpresa dopo mezz’ora siamo seduti. Non ci avrei mai creduto, c’era davvero moltissima gente e alla domanda “quanto tempo ci sarà da aspettare” ci hanno risposto “impossibile definire un tempo”.
Prendiamo tutte pizze molto semplici per assaporarle meglio. Davvero buona. Merita. Molto leggera e gustosa. Spendiamo circa 10€ a testa compreso di coperto e bibita. Alle 21.30 siamo fuori. Il servizio è velocissimo, capiamo che devono fare girare il tavolo, e la coda fuori è sempre più lunga.
Questa sera siamo in compagnia di amici napoletani e ci portano in macchina a vedere alcuni scorci di Napoli dall’alto con tutte le luci della città, davvero suggestivo. Alle 24.00 siamo finalmente pronte per dormire. La giornata è stata tosta ma molto bella.

Giorno 4º - Sorrento e Positano
Prendiamo lo stesso treno di ieri della Circumvesuviana delle 09.06 da Porta Nolana ma questa volta proseguiamo fino a Sorrento dove arriviamo alle 10.40 (3,90€ il biglietto). Il treno fino a Pompei era di nuovo al limite della capienza, poi meglio.
Arrivati, cerchiamo subito la via del nostro b&b Maison San Paolo. Qui già notiamo le prime differenze da Napoli, ci troviamo ora in un caratteristico paesino di mare con molti turisti, negozi internazionali e di souvenir e ristoranti. Pochi locali, poche cose tradizionali, tutto con una impronta turistica.
Dopo aver fatto 15 minuti a piedi lo troviamo in una via del centro, paghiamo 540€ per tre persone per tre notti. La camera è spaziosa e confortevole, il terzo letto è in una branda ma abbastanza comoda. La sua posizione è ottima: fuori dalla confusione, in centro, a metà strada tra il porto e la stazione dei treni.
Lasciamo i bagagli e partiamo alla volta di Positano. Andiamo verso la stazione e qui il primo shock: una coda di oltre 200m sotto il sole per salire sul bus. Facciamo i biglietti di andata e ritorno, costo 4€. Il biglietto giornaliero costa 10€ ma a noi non conviene. Ci mettiamo in fila e aspettiamo più di 50 minuti prima di salire. Gli autobus sono frequenti ma non molto, circa uno ogni mezz’ora.
Alle 13.00 arriviamo a Positano, scendiamo alla seconda fermata, quella del centro. Facciamo tutta la via a piedi tra i negozietti e cerchiamo un posto per pranzare. Andiamo a La Zagara. Nulla di speciale ma neanche pessimo, un semplice ristorante turistico a Positano.  

Continuiamo le scale per arrivare alla famosa Spiaggia Grande, dove vengono fatte tutte le foto di Positano. Con noi oggi abbiamo asciugamani e costumi, l’intenzione è di fare il bagno. Il tratto di spiaggia libera non è grande, cerchiamo del posto. Il sole è molto forte. Proviamo ad entrare in acqua ma la sabbia scotta tantissimo e senza ciabatte è impossibile. E’ addirittura difficile stare sull’asciugamano, il calore penetra da sotto a sopra. In qualche modo lo facciamo, tuffo in acqua, torniamo su, ci asciughiamo e via. Difficile stare lì. L’ombrellone costava 30€ a testa, un po’ esagerato per le nostre tasche. Nel programma fatto da casa volevamo andare anche alla seconda spiaggia di Positano, a 10 minuti da lì. Ma ci rinunciano. Prendiamo un gelato e torniamo alla fermata del bus dove siamo scese.

Sono le 16.30. C’è di nuovo molta fila. In qualche modo riusciamo a salire sul primo autobus libero, rimaniamo in piedi per tutta la tratta di un’ora con curve e frenate brusche.

Alle 18.30 siamo a Sorrento, alla stazione dei treni. Prima di andare in camera, passiamo per il porto dove prendiamo già i biglietti di domani per il traghetto di Capri. Vista tutta la gente avevamo paura di rimanere a piedi. La segretaria ci avvisa che per l’andata non ci sono problemi ma per il rientro le ultime corse sono già esaurite. Prendiamo quindi subito l’andata per le 08.30 e il ritorno alle 17.45 con NLG, al costo di 41€ entrambe le tratte.

Facciamo le scale per risalire in paese a Sorrento (ci saranno circa 100m di dislivello a picco sul mare) e andiamo in hotel. A cena vogliamo provare il ristorante ‘Azz consigliato dalla Lonely. Appena arriviamo vediamo una coda abbastanza lunga, chiediamo, e ci informano che per questa sera non prendevano più nessuno (erano le 20.30). Andiamo allora da Inn Bufalito e prendiamo gnocchi alla Sorrentina e fritto di mare. Rapporto qualità/prezzo un po’ alto, ma non male. Nota dolente: ci chiedono se vogliamo un limoncino, accettiamo pensando fosse un saluto della casa e invece no, lo troviamo nel conto a 5€ al bicchiere.

Giretto nei negozi del paesino dove adocchiamo già i vari souvenir da portare a casa e via a nanne.

Giorno 5º - Capri 

Tutti ci consigliavano di andare a Capri con un tour organizzato spendendo come minimo 100€ a testa. Siamo state fino all’ultimo titubanti ma alla fine abbiamo deciso di fare in solitaria, come da programma, e ne siamo soddisfatte. Avendo preso i biglietti già ieri sera, possiamo arrivare 10 minuti prima della partenza al molo del porto, questa mattina c’era una notevole coda alle casse.

In 20 minuti arriviamo sull’isola di Capri, esattamente a Marina Grande. Appena scesi, cerchiamo un tour in barca per andare a vedere la grotta azzurra. Per 21€ c’è un tour di tutta l’isola con stop alla Grotta Azzurra, se si vuole, da pagare extra 14€, direttamente in loco. È l’unico modo per entrare, essere accompagnati con apposite barche a remi. Cosa assurda, la stessa agenzia chiedeva 20€ (solo 1€ in meno) per andare diretti alla grotta azzurra e basta. Prendiamo il tour completo ma ci informano che con il mare così mosso come lo è oggi la grotta rimane chiusa, non sarebbe sicuro entrarci. Peccato, sarà per la prossima volta. Ci godiamo intanto il tour. Davvero bello e suggestivo. La barca è di piccole-medie dimensioni, saremo una trentina di persone. Passiamo anche in mezzo ai faraglioni, bellissimo! Un’esperienza che merita.

Alle 11.30 circa facciamo la coda nella biglietteria dei bus vicino al porto, vogliamo infatti salire ad Anacapri. Prendiamo quello da 4€ a testa che vale due corse, così abbiamo già il biglietto per il ritorno a Capri in centro. La coda per salire sul mezzo si smaltisce abbastanza velocemente e alle 12.00 siamo ad Anacapri, scendiamo alla prima fermata del paese, proprio all’inizio della via pedonale. Facciamo un giretto tra le vie, beviamo una granita e ci facciamo trovare alla fermata del bus alla fine di Anacapri, così siamo i primi a salire sul bus trovando comodamente posto. Molto carino come centro, mi ricorda molto la Grecia. Ci sarebbe stata anche la seggiovia per salire in cima al Monte Solaro ma la evitiamo.

Arriviamo dopo 10 minuti a Capri e mamma mia, quanta gente! Davvero impressionante. Facciamo un giretto per le vie, facendoci strada tra tutti i turisti con borsoni di vestiti firmati. Consigliato dalla Lonely, andiamo alla Rosticceria Bonocoro Raffaele. Ha anche qualche posticino interno da sederti per un take away rapido. Provo un panino napoletano con le melanzane e le crocchette di patate. Buonissimo e qualità/prezzo eccellente. Soddisfatta di questo pranzo a Capri, dove erano già pronta a essere spennata, invece no.

Andiamo sempre a piedi verso i giardini di Augusto (5 minuti dal centro), paghiamo 1,50€ per l’ingresso. E davanti a noi si apre una cartolina, in assoluto il più bel paesaggio su Capri. Se volete una foto ricordo, questo è il posto giusto. Andiamo dopo anche al Belvedere di Tragara (10 minuti a piedi) dove ci avviciniamo ancora di più ai faraglioni, molto bello. Nel programma avevamo in mente di fare tutto il giro a piedi passando per la Villa dei Malaparte e l’Arco Naturale (che avevamo già visto da sotto durante il tour in barca) ma il caldo ce lo rende impossibile. Sono le 15.00 e il sole picchia davvero forte. Torniamo indietro per la stessa strada e arriviamo in piazza Umberto I. Non abbiamo più le forze per scendere a Marina Grande a piedi, così prendiamo la funicolare a 1,20€ a testa. Prendiamo un gelato al porto e ci imbarchiamo nella nostra nave alle 17.45.

Arrivate a Sorrento dopo 20 minuti circa, prima di andare in camera, prendiamo già i biglietti per domani per Amalfi. Andiamo con la stessa compagnia NLG, 33€ andata/ritorno.

Questa sera ci impegniamo e usciamo presto, vogliamo cenare da ‘AZZ. Arriviamo lì e vediamo che la coda è già lunga, pazienza, la faremo in compagnia di uno spritz. Dopo un’ora riusciamo a sederci e ordiniamo bruschette come antipasto e poi gnocchi alla sorrentina. In assoluto i più buoni mangiati fino ad oggi.

Facciamo un po’ di shopping e vi a nanna.

Giorno 6º - Amalfi, Ravello e Minori
Purtroppo la prima nave per andare a Amalfi è solo alle 09.30 del mattino, avremmo preferito partire un po’ prima ma ci adattiamo. Passiamo per Positano, dove scendono alcuni passeggeri e alle 11.00 arriviamo a destinazione. C’è comunque molta confusione anche qui, un po’ meno rispetto a Capri. Da visitare il Duomo, con 3€ possiamo vedere anche la cripta e altri spazi. Ne vale la pena. Facciamo un giretto tra le vie e ci fermiamo a prendere un fritto misto da asporto in un take away, facciamo così un primo spuntino per il pranzo. Abbiamo in mente una cosa molto più golosa.. 
Andiamo alla tabaccheria del porto per fare il biglietto del bus per Ravello (1.30€) e ci mettiamo in coda. Dopo pochi minuti arriva e in altri 15 arriviamo a destinazione. Facciamo una passeggiata anche qui nel centro, poco caratteristico e tranquillo. Andiamo a vedere Villa Cimbrone, il costo per l’ingresso è di 10€. Attraversiamo i suggestivi giardini per arrivare al famoso belvedere. Facciamo un po’ di foto e visitiamo anche l’altra parte. Torniamo verso il centro di Ravello, ci prendiamo un gelato e una bottiglia d’acqua e via, per Minori, con una passeggiata di 45 minuti tra i vicoli e campagne della costiera. È tutta in discesa, la maggior parte con scalini. Non c’era nessuno se non noi. Ogni passo era uno scorcio suggestivo, una meraviglia. Anche se il sole batteva forte ne è valsa la pena. Abbiamo da subito abbandonato l’idea di farla con il bus perché ci mettevamo lo stesso tempo.

Vi diciamo la verità, l’obiettivo Minori è solo per un motivo: andare a mangiare un dolce nella più famosa e buona pasticceria della costiera Sal De Riso. Si trova proprio sulla spiaggia, ha un bancone di scelta in esposizione che fa venire la voglia anche ai meno golosi. Provo un babà al limoncello, davvero delizioso, e una spremuta fresca di limoni. Questa è la giusta ricompensa! Se dovessi venire in questa zona al mare penso che sceglierei Minori. Meno caotica, piccola, riservata, mare molto bello e con tutti i servizi.
Guardiamo l’orario del bus per il rientro ad Amalfi ma è troppo rischioso per noi. Prendiamo allora una piccola barca che con 3€ in 10 minuti ci riporta al nostro punto di partenza. Alle 17.00 abbiamo la nave per il rientro a Sorrento con stop a Positano. Non capiamo cosa sia successo, ci fanno salire tutti su un’altra barca dove dobbiamo fare un cambio a Capri.
Alle 18.30 arriviamo in porto a Sorrento, facciamo la nostra ormai consueta scalinata per salire in centro e andiamo al B&B. Alle 19.30 stiamo già andando a cena, abbiamo voglia per l’ultima sera di pizza così chiediamo qualche consiglio. Andiamo da Lieve, ristorante pizzeria ad appena una traversa in su rispetto a Corso Italia. C’è pochissima gente ma il locale è davvero bello, un mix tra modernità e tradizione. Proviamo sia la pizza che spaghetti con le vongole, tutto buonissimo e con prezzi onesti. Ve lo consiglio.
Prendiamo qualche bottiglia ancora di limoncello e dei sandali fatti su misura per noi, e via in camera a preparare la valigia.

Giorno 7º - rientro 
Alle 11.09 abbiamo il treno da Napoli per il rientro a casa. Prendiamo la circumvesuviana da Sorrento a Napoli delle 08.48 (3,90€ il biglietto). Arrivati a Bologna, cambiamo treno e torniamo chi a Trento chi a Bolzano con la compagnia OBB, a nostro avviso la coincidenza proposta da Trenitalia era troppo rischiosa.

Consigli pratici:

-       Attenzione, a Napoli la domenica sono chiusi molti negozi e ristoranti. Anche il famoso Gino Sorbillo fa riposo. Molte attrazioni invece chiudono di martedì. Controllate bene gli orari.

-       Per i treni della Circumvesuviana andate in stazione a Porta Nolana non Garibaldi. In generale per tutti gli spostamenti scegliete sempre il capolinea o la prima fermata di quel paese, in quelle centrali alcuni bus non si fermavano nemmeno perché erano già pieni.

-       Sorrento è stata davvero comoda come base per la costiera. Il paese è molto carino, partono tutti i traghetti e gli autobus per le mete vicine, ed è l’unico paese della costiera ad essere accessibile direttamente con il treno da Napoli.

-       Prenotate online tutti gli ingressi, nel nostro caso anche solo 1-2 giorni prima sono stati sufficienti ma non abbiamo potuto scegliere ovviamente gli orari migliori. Appena riuscite a organizzarvi, prenotate almeno Napoli Sotterranea, Cappella San Severo, Pompei e Vesuvio.

-  Per muoversi in costiera avete due possibilità: autobus e traghetto. Il primo più economico e il secondo più costoso. Le tempistiche abbiamo notato sono praticamente uguali. Unica differenza è il tempo d’attesa, se prendi il biglietto del traghetto per quell’ora sei sicura di salire. Con l’autobus invece fai code su code, magari sotto al sole. Il mio consiglio è: se non c’è molta gente autobus, altrimenti traghetto.

Per qualsiasi altro dubbio, segnalazione, chiarimento, consiglio o valutazione, SCRIVETEMI! 

18/08/2022

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