7 giorni alla scoperta della Sicilia Occidentale facendo base a San Vito Lo Capo e visitando i luoghi che la circondano come la Riserva dello Zingaro, Trapani e Favignana. Abbiamo inoltre aggiunto due giorni alla scoperta di Palermo, un gioiellino tutto da vivere.
Giorno 1°
Ci svegliamo nel bel mezzo della notte per dirigerci verso l’aeroporto di Verona, dove ci aspetta il nostro volo per Palermo. Atterriamo verso le 10.30 e dopo un po’ di coda ritiriamo la nostra macchina prenotata online con la compagnia “Sicily by car” per 9 giorni al prezzo di 140 € senza nessuna assicurazione inclusa. Partiamo in direzione San Vito Lo Capo: la strada per arrivarci è bellissima, costeggia il mare e sale un po’ facendoti ammirare bellissimi scorci. Dopo un’ora e mezza circa arriviamo a destinazione, chiamiamo la proprietaria dell’appartamento Inzolia https://www.sanvitoweb.com/appartamenti/case-vacan... , prenotato precedentemente al costo di 500€ la settimana, che ci fa avere il pass per parcheggiare proprio davanti alla casa.
Ci mettiamo il costume e ci dirigiamo verso la spiaggia a pochi passi da noi. Prima però ci fermiamo da Tasty, una rosticceria molto famosa dove prendiamo un panino, un’insalata di riso e una macedonia, tutto veramente ottimo. Oggi decidiamo di andare nella spiaggia libera alla fine di Via Savoia, molto bella e comoda ma anche affollata.
Alle 18 andiamo al supermercato lungo la spiaggia, una vera trappola per turisti. Prezzi altissimi e qualità media, acquistiamo solo lo stretto necessario. Dopo una doccia, torniamo sulla via principale, dove ci fermiamo a bere un aperitivo al Caffè Savoia avendo la possibilità di accedere anche al buffet pagando il drink 8€: abbiamo praticamente cenato. Ci incamminiamo per una breve passeggiata e sentendo molti consigli da amici, mangiamo una pallina di gelato al pistacchio dal Re del Gelato, una bontà indescrivibile.
Giorno 2°
La mattina, dopo aver fatto colazione con dei buoni cornetti freschi presi nel panificio vicino al nostro appartamento, saliamo in macchina per andare verso la zona di Scopello e visitare la prima parte della Riserva dello Zingaro. Il tempo però non è dei migliori e decidiamo così di visitare Castellammare del Golfo. Camminiamo nelle vie del paese e piano piano esce il sole, così guidiamo per un quarto d’ora verso la Riserva. Parcheggiamo la macchina al costo di 5€ e dopo 10 minuti di camminata arriviamo a Cala Capreira: bellissima, formata da sassolini e con dei colori da cartolina, nonostante la moltissima gente che ha raggiunto la spiaggia prima di noi.
Alle 18 torniamo al parcheggio dove rimangono poche macchine e notiamo che si accende una spia sul monitor della nostra auto. Chiamo mio padre per sapere di cosa si tratta e la cosa è abbastanza grave: in breve, la batteria non si ricarica più e l’autonomia di guida è di poche ore. Con l’ansia accompagnata da mille telefonate all’assistenza di Sicily by Car e a visite a meccanici, riusciamo ad arrivare a San Vito verso le 20.00. Dopo una veloce doccia usciamo e andiamo a cena al ristorante Il Cozzaro dove ci concediamo anche una buona bottiglia di vino bianco per scacciare via i pensieri.
Giorno 3°
La prima cosa che faccio la mattina è controllare la macchina ma ancora la spia è accesa. Dopo aver parlato con 10 persone dell’assistenza della compagnia di noleggio, ci consigliano di metterci in viaggio verso Trapani e se lungo il tragitto la macchina si fosse fermata ci avrebbero fatto raggiungere da un carroattrezzi, naturalmente a nostre spese. Non so come, ma siamo arrivate con la nostra auto in aeroporto e in seguito ritiriamo quella nuova. Lungo la strada del ritorno era nostra intenzione fermarci ad Erice ma eravamo troppo stanche e decidiamo di andare direttamente a San Vito (mi sto ancora pentendo di questa decisione). Ci spiaggiamo e mangiamo un panino dalla rosticceria del primo giorno. La sera invece ha inizio il famoso Cous Cous Festival e così decidiamo di cenare presso gli stand: un’atmosfera da togliere il fiato e cibo veramente ottimo.
Giorno 4°
Ci svegliamo prestissimo e alle 8 siamo già nel parcheggio della Riserva dello Zingaro raggiungibile da San Vito Lo Capo. Il nostro obiettivo è quello di conquistare le varie cale facendo una passeggiata di circa un’ora, e così facciamo. Non c’è ancora nessuno, arriviamo a Cala Marinella e rimaniamo stupiti dal paesaggio che incontriamo ma purtroppo decidiamo di non fermarci qui in quanto ci sono solo scogli e sarebbe un pochino pericoloso, dal nostro punto di vista, fare il bagno in mare. Torniamo così a Cala dell’Uzzo: un vero e proprio paradiso. I sassolini in spiaggia sono di una dimensione media e pian piano lo spazio disponibile diventa sempre meno data l’affluenza dei turisti. Verso le 15 ci mettiamo di nuovo in cammino verso il ritorno e raggiungiamo Cala Tonnarella, il luogo più vicino all’ingresso. Pranziamo lungo il sentiero poiché in spiaggia la presenza di fastidiose api ti impedisce di mangiare. Stiamo un pochino in questa cala e più tardi torniamo verso casa. La proprietaria dell’appartamento ci ha consigliato vivamente di far ritorno il prima possibile in quanto la sera stessa c’è in programma il concerto di Alvaro Soler e diventa poi difficoltoso trovare un parcheggio vicino. Facciamo una doccia veloce e andiamo in spiaggia dove è in corso un party, divertentissimo! Torniamo in appartamento, sgranocchiamo qualcosa e andiamo in piazza a prendere il posto per il concerto che doveva iniziare alle 21.30 ma è iniziato solo alle 22.30. Mamma mia quanto ci siamo divertite a ballare e cantare questa musica coinvolgente anche se conoscevamo veramente poche canzoni.
Giorno 5°
Oggi riposiamo. Restiamo in paese e prendiamo a noleggio ombrellone e lettini. Il mare è particolarmente trasparente e ci regala dei bellissimi scenari.
Giorno 6°
Il meteo oggi metteva brutto tempo e così ci alziamo con calma, ma uscendo di casa per prendere le brioche per la colazione vediamo che il cielo è sereno nonostante le raffiche di vento presenti. Andiamo in spiaggia a leggere un libro e per pranzo torniamo in casa a finire le scorte acquistate al supermercato. Facciamo un piccolo sonnellino e torniamo in spiaggia: inizia a piovere. Ci ripariamo sotto un gazebo presente per il festival e ci scateniamo in balli. La sera torniamo a mangiare ad un chiosco del Cous Cous Festival, cambiamo però zona così anche i piatti proposti sono diversi e andiamo in piazza a vedere il concerto di Annalisa.
Giorno 7°
Prima delle 8 siamo già in viaggio verso Trapani, che raggiungiamo dopo un’oretta di macchina. Parcheggiamo e andiamo ad acquistare i biglietti per il traghetto per raggiungere l’isola di Favignana. Ci informano purtroppo che la prossima nave disponibile sarebbe stata alle 11.30 e allora per ingannare il tempo visitiamo la città con il suo centro e il lungo mare. Molto bella e particolare, merita veramente uno sguardo. Arriviamo dopo una quarantina di minuti di viaggio a Favignana, noleggiamo subito una bicicletta al costo di 5€ e ci dirigiamo verso Cala Rossa, Blu Marina e infine Cala Azzurra, dove ci fermiamo per un po’ di ore facendo il bagno e prendendo il sole. Il giro in bici dell’isola è una cosa magnifica, divertentissima e allo stesso tempo molto particolare. Le zone, gli scorci e le vie dove siamo capitate ci hanno fatto apprezzare e capire cosa la Sicilia può offrire.
Torniamo a San Vito e andiamo a cena a L’Amuri, ristorante consigliatissimo. Più tardi ascoltiamo il concerto di Luca Carboni e andiamo in spiaggia ad una festa. Questa è stata la nostra ultima serata qui.
Giorno 8°
Durante la notte sentiamo un temporale pazzesco e capiamo subito che al risveglio le probabilità di avere il sole sono molto scarse. Dormiamo un po’ più a lungo del nostro abituale, facciamo colazione e prepariamo le valigie. Il tempo fuori sembra migliore e facciamo una camminata fino in spiaggia, dove ci sediamo per leggere la fine dei nostri libri. Prima di pranzo torniamo in appartamento per salutare la proprietaria, passiamo a prendere dei panini d’asporto alla salumeria-enoteca Peraino che ci è stata consigliata da molti e ne vale proprio la pena. Ci mettiamo in viaggio verso Palermo e lungo la strada ci fermiamo a pranzare. Più ci avviciniamo alla città, più capiamo quanto la situazione sia caotica e il traffico difficile da gestire. Nonostante un’inziale fatica, troviamo il nostro B&B Palazzo Corvino (http://www.palazzocorvino.com/it-it) e parcheggiamo l’auto fortunatamente nel giardino interno alla struttura (devo ammettere che avrei avuto un po’ di apprensione se avessimo lasciato la macchina fuori nello spazio aperto). Ci accoglie Gabriele, un giovane ragazzo che gestisce il B&B che ci racconta e ci consiglia alcuni posti particolari da visitare. Camminiamo in direzione Teatro Massimo, andiamo poi verso il porto La Cala e facciamo una passeggiata lungo mare. Con l’avvicinarsi dell’ora di cena andiamo in un quartiere suggeritomi da alcuni amici dove troviamo l’Antica Focacceria San Francesco (http://anticafocacceria.it/it/): molto suggestiva la piazza dove sono posizionati i tavolini e il cibo veramente ottimo, consigliatissimo! Torniamo poi in camera e facciamo le valigie.
Giorno 9°
Ci svegliamo la mattina accolte nuovamente da un acquazzone inaspettato, facciamo una dignitosa colazione e partiamo a piedi verso il centro della città. Passiamo per i Quattro Canti e poi ci dirigiamo verso Ballarò, dove si trova il famoso mercato di Palermo. Vediamo la Piazza Reale e la Cattedrale, che ci stupisce con questo mix di stili architettonici, molto bella e particolare. Dopo aver acquistato un po’ di cannoli, andiamo a prendere la nostra macchina e con un po’ di anticipo sulla tabella di marcia, partiamo in direzione aeroporto. Da questo momento inizia l’ansia e il caos, un vero e proprio incubo: corsie per 2 macchine che diventano magicamente da 4, motorini che salgono sui marciapiedi e sbucano all’improvviso da tutte le parti, semafori rossi che vengono completamente ignoranti e una maleducazione incredibile. Penso di aver perso un bel po’ di anni di vita, complice il fatto che abbiamo una macchina a noleggio e se fosse successo qualcosa la penale da pagare sarebbe stata notevole. Cerchiamo disperatamente un benzinaio per fare il pieno al serbatoio dell’auto e il nostro notevole anticipo diventa un forte ritardo. Arrivate a destinazione consegniamo l’auto e ci dirigiamo verso il gate. Ora ci possiamo rilassare con la nostalgia però che la vacanza è finita.
In conclusione a questo diario di viaggio vi voglio consigliare alcune cose:
Per qualsiasi altro dubbio, segnalazione, chiarimento, consiglio o valutazione, SCRIVETEMI!
31/03/2018